"Se davvero la sofferenza impartisse lezioni, il mondo sarebbe popolato da soli saggi. E invece il dolore non ha nulla da insegnare a chi non trova il coraggio e la forza di starlo ad ascoltare."
- S. Freud
Da trent’anni sono in ascolto della sofferenza delle persone, con un’attenzione particolare verso il disagio dei minori. In ogni incontro cerco di comunicare con autenticità il desiderio di comprendere il momento difficile che sta vivendo il mio paziente, nonché il pieno impegno, affinché attraverso il lavoro assieme si percepisca, all’interno dello specifico percorso esistenziale, un proprio nuovo ben-essere.
Credo profondamente che i problemi della vita, se affrontati in uno spazio professionale di dialogo e nuova visione, possano diventare occasioni straordinarie di evoluzione e trasformazione. In tale ottica, cerco sempre di omaggiare il coraggio del mio paziente, che lo ha portato a chiedere aiuto.
Penso così al sintomo di malessere come un messaggio di fatto per una nuova armonia, un tentativo di comunicazione che non ha trovato altra via per esprimersi ed essere accolto, e pongo al centro della mia professione una relazione di aiuto che consenta di riconoscere i propri bisogni e le proprie risorse, attraverso un percorso di scambio, accoglienza ed elaborazione di nuove consapevolezze, in dialogo tra mondo interno e mondo esterno, nonché in interconnessione tra passato e desiderio di futuro.
Il mio approccio
Il lavoro psicoanalitico è focalizzato sulle cause del disagio interiore e sulla consapevolezza di un comportamento o di uno schema disfunzionale nell’esistenza del paziente. La terapia psicoanalitica si sviluppa attraverso ‘uno stare assieme introspettivo’ grazie all'interazione verbale tra paziente e terapeuta, il libero emergere di pensieri, vissuti, immagini, nonché, con i bambini, grazie al gioco e al disegno. La psicoterapia psicoanalitica nasce come cura per affrontare e attenuare i malesseri emotivi, i disagi psichici, le sofferenze relazionali.